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Restauro della  Palazzina di Caccia di Stupinigi, Nichelino (To)
 
 

Il restauro propone la valorizzazione funzionale e artistica di uno degli edifici più rappresentativi della committenza sabauda e prevede la possibilità di accogliere nella palazzina progettata inizialmente da Filippo Juvarra e conclusa da Benedetto Alfieri con Tommaso Prunotto, Ludovico Bo e Birago di Borgaro, attività culturali, artistiche e museali, a carattere temporaneo o permanente.

Per gli interventi di restauro, la complessità del cantiere ha suggerito un progetto globale da realizzare in lotti successivi; questa scelta ha consentito di operare senza compromettere le attività della Palazzina- Museo.

Il progetto si fonda su una complessa fase conoscitiva indispensabile per definire gli interventi di restauro e per individuare le destinazioni d'uso compatibili. Fondamentali sono stati le ricerche storiche, i rilievi e le analisi sul costruito, finalizzati alla conoscenza capillare delle tecniche costruttive, dei materiali, del degrado e dei restauri del passato.

Le linee guida dell'intervento tendono verso il massimo rispetto del valore storico e architettonico della Palazzina, senza tuttavia escludere la possibilità di inserire interventi per garantire l'adeguamento funzionale degli spazi museali.

 

I FASE: Fabbrica delle scuderie e degli antichi canili di levante (1998-90)

Intervento di restauro e adeguamento degli spazi e sale espositive per mostre temporanee.

Le due scuderie settecentesche vengono adeguate con impianti specifici e sofisticati - illuminazione e condizionamento - a sale espositive per grandi mostre temporanee.

Contestualmente sono restaurate le murature, a vista e intonacate, le coperture, gli infissi, gli intonaci interni e i coronamenti lapidei delle fabbriche, intervenendo, anche in via sperimentale, in una zona limite ma significativa della Palazzina, in cui sono riassunti però tutti i caratteri costruttivi presenti nell'intero complesso. Ciò ha permesso di raccogliere informazioni importanti e di indirizzare in modo mirato i restauri successivi.

 

II FASE: Restauro del Corpo Centrale: copertura e volta del Salone, coperture degli Appartamenti Reali, murature intonacate verso il cortile d’onore (1990-94)

L'intervento sulla grande macchina lignea che sosteneva la cupola del Salone centrale rivestita di rame e il cervo posto come finimento consiste nel restauro generalizzato delle testate delle travi che poggiano sul perimetro esterno nel restauro dei solai posti a protezione dei plafond e dei sottostanti plafond intonacati, nel restauro delle falde di copertura, in coppi e rame chiodato sui tavolati.

Il degrado avanzato del cervo ha imposto il restauro e la musealizzazione del manufatto originale di Ladatte e la sua sostituzione con una copia in fusione di bronzo, quindi si è operato sui plafond affrescati dai Valeriani

Con la stessa tecnica si sono restaurate le falde di copertura degli appartamenti reali, seguendo le esperienze maturate nella prima fase di restauro, le balaustre e gli intonaci del corpo centrale e la straordinaria serie dei "trofei" marmorei di Bernero e Collino.

 

III FASE: Gallerie di Levante e di Ponente, fabbriche delle scuderie e degli antichi canili di Ponente, guardanesi di Ponente (1994-1997)

L'intervento segue la conclusione dei restauri dei fabbricati posti sul fronte della Palazzina rivolto verso Torino e il proseguimento dei restauri delle maniche affacciate sul cortile d'onore.

L'intervento riprende come modalità esecutive le opere realizzate sui corpi di fabbrica simmetrici nella prima fase e verte principalmente sul restauro delle coperture - intervento rivelatosi di fondamentale importanza per la conservazione della fabbrica - sulle murature in mattoni e intonacate, sul restauro degli infissi e sulla predisposizione degli impianti tecnologici.

 

IV FASE: Ffabbriche delle antiche scuderie juvarriane di Levante o Ponente e guardarnesi di Levante (2000-2002)

Il restauro delle antiche scuderie di Juvarra , poi in parte divise e usate come biblioteca quella di levante e trasformate in residenza - Appartamento del Principe di Carignano - quella di ponente, costituisce l'ultimazione dei restauri e degli edifici fronteggianti il cortile d'onore e conclude il restauro delle fronti della Palazzina rivolte verso Torino.

L'intervento verte, secondo le esperienze maturate in precedenza, sul restauro delle coperture, delle murature in mattoni e intonacate e sugli infissi. Rilevante il consolidamento statico delle volte della scuderia di ponente, la prima realizzata in epoca juvarriana, su cui sono evidenziati ripensamenti avvenuti in corso d'opera e interventi di consolidamento di inizio secolo.

 

Adeguamento della Palazzina alle normative di sicurezza e antincendio (1998-99)

L'intervento, anche finalizzato ad ospitare nella Palazzina la grande mostra su Barocco, consiste in interventi di adeguamento o rifacimento degli impianti elettrici, antincendio esteso a tutti i locali della Palazzina -, antintrusione e di riscaldamento. Tutti i comandi sono centralizzati, visualizzati e registrati in sala di regia, realizzata nella manica adiacente all'ingresso principale di levante.

 

Piano direttore per la ridesti nazione dei vari ambienti della Palazzina di Caccia (1998-2002)

Oltre ad attribuire ad ogni locali una futura destinazione, il progetto si propone di creare un percorso continuo all'interno dell'edificio, collegando con rampe e ascensore i vari piani, in modo da permettere un percorso di visita continuo chiuso ad “anello”.

 

Adeguamento del percorso museale con relativi servizi e impianti (2003-2004)

L'intervento di restauro riguarda la sistemazione e l'adeguamento, con relativi servizi e impianti, di gran parte del percorso museale principale e di una parte del percorso museale secondario, secondo quanto previsto dal piano direttore della Palazzina.

Comprende il restauro dei locali al piano terreno e rialzato delle fabbriche dei Guardarnesi e della Galleria d’ingresso o dei ritratti con la realizzazione di una struttura in ferro e specchi, con elevatore per disabili e doppie rampe capaci di raccordare il dislivello fra il piano della galleria con i piani superiore, del percorso di visita alla Palazzina (percorso museale principale) e inferiore, del piano seminterrato (percorso museale secondario) dove sono ricavate le aree del guardaroba e dei servizi igienici.

In questi ambienti, insieme agli Appartamenti di levante, al Corpo Centrale e alle attigue Gallerie di collegamento di levante e ponente,l'interventoconsiste nella rimozione e parziale sostituzione dei pavimenti esistenti o, dove mancanti o incongruenti, nella formazione di nuovo pavimento, per inserire sotto il piano di calpestio impianti di riscaldamento a pannelli radianti e nuovi impianti elettrici, consoni alle esigenze museali e adeguati alle normative vigenti. Questi locali costituiscono la parte più rilevante del percorso museale principale o di andata. Al piano seminterrato sono restaurate, inserite nel circuito di visita e in parte utilizzate a bar e caffetteria, le antiche cucine della manica di levante e i locali di deposito e servizio annessi. 

 

 

Committente: Fondazione Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino, Italia

 

Con R. Gabetti (fino al 2000), A. Isola, B. Bellezza (fino al 1995) 

 

 

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